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Il fenomeno Alessandro Barbero

Chi lo ha detto che la storia è noiosa? Se qualcuno pensa una barbarie del genere si ritagli un’oretta per ascoltare una lezione di Alessandro Barbero.

Non si tratta del classico fenomeno del momento, come tanti ce ne sono nell’era di internet. Neppure di un ampolloso oratore dei fatti del passato. Piuttosto ci si troverà davanti ad un appassionato oratore di eventi storici al servizio di un uditorio di potenziali fan: suoi e della storia.

 

Mi ero rassegnato ai Grande Fratello Vip e “non ce n’è coviddi”, per citarne un paio. Con quest’ultimo, poi, le mie speranze sull’umanità contemporanea erano completamente terminate. Un popolo che si appassiona all’ignoranza unita al nulla cosmico, non lascia certo presagire il ritorno, sotto qualunque forma, delle bellezze ellenistiche o rinascimentali.

 

E invece, in un tiepido pomeriggio di lockdown, ho scoperto una sfilza di pagine e gruppi facebook ispirati ad Alessandro Barbero. Il professore non ha bisogno di presentazioni. Chi segue qualche documentario in tv - nelle poche reti che ancora insistono a dedicare il giusto tempo alla storia e ai programmi culturali - lo conosce bene.

La novità che ho piacevolmente apprezzato è stata la scoperta di suoi supporter, raccolti in formazione a moderne testuggini, in bizzarri gruppi: Alessandro Barbero: la storia; le invasioni barberiche: fan di Alessandro Barbero; Alessandro Barbero noi ti siamo vassalli; le bimbe di Alessandro Barbero.

Alessandro Barbero racconta lo scoppio della Prima Guerra Mondiale al Festival della Mente di Sarzana

La meraviglia più grande? Il professor Barbero non ha facebook. Lui è uno studioso e i libri di storia sono tanti da leggere, e altrettanti da scrivere - non ha certo tempo per facebook.

Ma noi si e lo usiamo nel migliore dei modi: contribuendo alla divulgazione del suo messaggio e del suo modo di narrare i fatti del passato, attraverso i moderni mezzi infernali ed incontrollati dell’era moderna. I social network.

 

Quegli stessi mezzi dove albergano barbari modelli e rispettivi rozzi seguaci, spesso impegnati più ad insultarsi fra loro che a manifestare un concetto, un pensiero, un’idea. Quel covo di leoni da tastiera ha, finalmente, trovato il suo vallo di Adriano - ultimo baluardo della difesa della civiltà moderna - in quei giovani (e meno giovani) che non si rassegnano alla piattezza degli elettroencefalogrammi dei fan del pattume televisivo e del letamaio digitale, ma che, piuttosto, alimentano il valore della cultura, della conoscenza e del pensiero critico.

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Commenti: 9
  • #1

    Antonietta (sabato, 21 novembre 2020 17:12)

    È sempre un piacere assistere e leggere la storia del Prof. Barbero.

  • #2

    carla (sabato, 21 novembre 2020 20:45)

    approfondimenti utili narrati in modo gradevole

  • #3

    Maria Teresa (sabato, 21 novembre 2020 21:03)

    Scoperta \ incontro fatti solo ora, in tempo di lockdown... MEGLIO TARDI CHE MAI! I suoi interventi? COME LE CILIEGIE... UNA "TIRA L'ALTRA"!!!

  • #4

    Eleonora De Cicco (domenica, 22 novembre 2020 11:51)

    mi sento allieva di un percorso che non finisce mai in questo appartenere alla SToria come la racconta Alessandro Barbero

  • #5

    Sandra (domenica, 22 novembre 2020 18:31)

    Lo seguo da tempo alle 13.00 su Rai storia. È appassionante seguirlo per la capacità oratoria e per la chiarezza delle sue spiegazioni.

  • #6

    Luciana (domenica, 22 novembre 2020 18:44)

    Ho avuto il piacere di vederlo personalmente. Coinvolgente alla massima potenza!!! Una persona piacevolissima. Complimenti. Continuerò a seguire le Sue lezioji

  • #7

    Amalia Tota (domenica, 22 novembre 2020 18:47)

    È straordinario Berbero, lo seguo da alcuni anni su Rai Storia, racconta in un modo talmente avvincente da non farci accorgere che non sono “favolette ” ma Storia seria e impegnativa

  • #8

    Paola (domenica, 22 novembre 2020 18:59)

    Evviva la storia che incuriosisce, arricchisce ed è nutrimento del pensiero. Grazie Barbero

  • #9

    Maria Sandra (martedì, 24 novembre 2020 15:22)

    È un piacere ascoltare la Storia narrata dal Prof. Alessandro Barbero